Marina Piccola

 

Albert Bierstadt, Marina Piccola, Capri 1859

Albert Bierstadt, Marina Piccola, Capri 1859

di Paola Mazzina –

La decisione assunta a maggio scorso dalla Amministrazione comunale di Capri guidata dal Sindaco Giovanni De Martino di vietare lo sbarco a Marina Piccola (anzi sull’Isola) delle imbarcazioni provenienti da Amalfi, Nerano e Massa Lubrense ha provocato per molti giorni nel Paese un acceso dibattito politico sull’argomento.

A fronte di due posizioni completamente opposte, quella del Sindaco e dell’Amministrazione comunale di Capri e quella degli armatori della penisola, nessuno avrebbe però immaginato che alla fine quello stesso Sindaco avrebbe capitolato accettando l’approdo di quelle imbarcazioni al molo del Pennello di Marina Grande.
Tra chi ha evidenziato che nel 2014 la stessa Amministrazione di oggi per ben due volte (il 7 luglio ed il 1 ottobre) ha rinnovato a queste compagnie l’autorizzazione a sbarcare a Marina Piccola e chi credeva che il Sindaco De Martino intendesse realmente combattere il fenomeno dei flussi, c’è stato chi ha osservato che in realtà soltanto gli stupidi non cambiano idea.

Intanto mentre le tre imbarcazioni tanto contestate ora sbarcano a Marina Grande (unico obiettivo da esse sempre perseguito!), Marina Piccola anziché godersi la pace e la tranquillità ritrovate, si ritrova a fare i conti con un problema grave tanto quanto quello che si voleva risolvere. Infatti, il trasferimento delle tre imbarcazioni al Molo del Pennello ha spinto molti mezzi ogni giorno ad approdare a Marina Piccola gettando la zona completamente nel caos.

Ed allora, se Marina Piccola ormai è diventata terra di nessuno, con sbarchi selvaggi a tutte le ore da parte di mezzi non autorizzati, che certamente inquinano anche loro e che certamente non pagano la tassa di sbarco; se Marina Grande, già ingolfata di suo, ormai è completamente in tilt; come si può consentire al Sindaco, alla sua Amministrazione della Primavera di avere anche il cattivo gusto di sostenere che si sarebbe anche vinta la battaglia?  Ma qualcuno può suggerire all’Amministrazione di andarsi a fare un giro per il Paese prima di avanzare affermazioni così azzardate? Questo è un disastro anche sul piano politico, e si ha il coraggio di farlo passare come una conquista!

Dopo questa indubbia debacle, chi chiederà oggi scusa a quei nostri concittadini che con serietà, onestà e coraggio (tenuto conto del luogo ove operano) portano avanti le loro attività a Marina Piccola e che sono stati gratuitamente qualificati invece, da autorevoli esponenti dell’attuale Amministrazione nel corso di un incontro ufficiale,  come “scostumati” (ed in altre sedi, addirittura, come idioti e come individui che per pochi spiccioli danneggerebbero l’Isola)? Il Sindaco? L’amministrazione comunale o i sostenitori della lista La Primavera?

È mai possibile che non c’è problema nel Paese che non possa essere affrontato serenamente, ma solo con la logica amico/nemico? Ma in mano a chi siamo andati a finire?

Ma qualcuno realmente ha creduto che il tema dei flussi turistici, del turismo di massa e quello di elite possano essere seriamente affrontati in piena stagione turistica, senza alcun confronto con le categorie interessate, ovverosia senza un minimo di programmazione e procedendo attraverso iniziative isolate, prive di dialogo ed imposte solo con la forza?

Il problema esiste, siamo tutti d’accordo e non è neanche più rinviabile, ma questi problemi non si governano, come è stato fatto, con l’improvvisazione.
Si governano con la programmazione e con la partecipazione, tanto cara (a chiacchiere) a questa Amministrazione solo quando deve riempire la piazza.
Qualsiasi altra Amministrazione, anziché procedere, come ha fatto, per tentativi e con improvvisazione, avrebbe avviato nelle giuste sedi il tema dei flussi turistici.

L’Amministrazione guidata da Giovanni De Martino, pur avendo avuto tutto il tempo per farlo (è ormai da più di un anno che governa ed in tutto l’inverno trascorso non vi è traccia  del fatto che questa Amministrazione si sia occupata di qualche altro problema) non  pare che sia riuscita a cavare un ragno dal buco.

Eppure a livello comunale esiste una Commissione dal titolo emblematico “Commissione per la programmazione turistica”; la presiede un esponente dell’attuale maggioranza, il consigliere comunale Antonino Esposito. In più di un anno questa Commissione è stata convocata solo in due occasioni (ed una volta su richiesta del gruppo di minoranza Avanti Capri), ma mai (DICO MAI) per affrontare il tema dei flussi turistici, che pur ha fatto parte del programma elettorale dell’attuale maggioranza!

Capri ha urgente bisogno di un’Amministrazione che sia in grado, in primo luogo, di prendere le distanze da quanti ormai riducono qualsiasi discussione e qualsiasi problema sull’infantile piano di chi è a favore e chi è contro l’Isola di Capri e dove, al patetico scoperto e/o riscoperto senso di appartenenza, non corrisponde alcun disegno e/o visione organica del Paese.

Il punto, infatti, è proprio questo: manca un’idea di Paese ed un’idea di Marina Piccola, per non parlare di altro!

Proprio con riferimento a Marina Piccola vogliamo dire o no che Marina Piccola, a distanza di più di un anno dalle elezioni, versa ancora in condizioni di un pietoso colpevole  abbandono? Vogliamo dire o no che la strada carrozzabile è in molti tratti impraticabile? Che Via Mulo è sporca e maleodorante? Che addirittura sulla spiaggia di Marina Piccola mancano punti di raccolta della spazzatura nonostante il flusso turistico abbia raggiunto dimensioni impressionanti?
Vogliamo parlare o no del fatto che, nonostante i ripetuti interventi sull’impianto di sollevamento dei rifiuti organici (alcuni dei quali risalenti al periodo in cui l’attuale sindaco era capo dell’Ufficio Tecnico), il problema delle immissioni olfattive (leggi: puzzo!) è ancora più grave di prima?

Da fiore all’occhiello di Capri, Marina Piccola oggi è diventata la Cenerentola della nostra Isola.

Paola Mazzina

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