Chi si contenta, gode

Porto_Turistico

di Paolo Federico  –

–    Tutti con il fiato sospeso in attesa di conoscere, pare in un futuro molto prossimo, la definizione delle quote societarie del Porto Turistico (il 49%) in carica al socio del Comune di Capri; sappiamo che sono state messe in vendita, sappiamo che il comune ha posto una questione di mantenimento dello status pubblico della società, sappiamo che le offerte sono arrivate, sappiamo che il diritto di prelazione che spetta al comune di Capri difficilmente sarà esercitabile in presenza di una “buona” offerta, staremo a vedere.

Nel frattempo registriamo un’intervista al sindaco di Capri, che nel mantenere il punto sulla volontà di mantenere lo status pubblico, esterna pericoli di infiltrazioni di capitali almeno dubbi – “Il bilancio del Porto Turistico di Capri è appetibile, non ci sono dubbi. Noi avremmo preferito che anche le quote di minoranza restassero in mano pubblica. Si badi bene, però, non abbiamo nulla contro i privati, purché si tratti di investimenti trasparenti, capitali legali.” , esternazione che se pur nella sua giustezza procedurale (certo che dobbiamo essere vigili e contro i capitali cosiddetti sporchi!) appare almeno incauta da parte di chi dovrebbe mantenere anche una certa tranquillità ambientale per una località come Capri che per certi aspetti ed in certi campi deve attrarre investimenti quando la nostra sola ricchezza e le nostre sole capacità non bastano, ma questo è un pensiero personale.

Certamente un intervento poco cortese nei confronti del socio che vende che si chiama INVITALIA che, manco a dirlo, è l’agenzia che ha lo scopo specifico di attrarre investimenti e creare impresa e che ci si augura ben saprà da sola valutare chi propone offerte di acquisto e provenienza dei capitali, pur presumiamo accettando il consiglio del sindaco.

Ma il Porto Turistico è anche palcoscenico di sfide ed esercizi muscolari a livello politico, grande vanto sulla nuova gestione, alla quale pare che alla nuova amministrazione sia bastato poco per dare la svolta.

Per chi non è mai entrato nelle questioni Porto Turistico questa cosa potrebbe anche inquietare, se è bastato solo così poco quelli di prima che avevano combinato mai!? Magari uno che nelle questioni era dentro si potrebbe anche risentire.

La curiosità ci ha portato a dare uno sguardo, grossolano quanto volete, agli ultimi bilanci del porto turistico dal 2010 al 2014, prima e dopo la svolta, dove appare, salvo smentite, che la migliore gestione nel rapporto fatturato / utile conseguito sia del 2012 (quando c’erano gli altri, per capirci).

Nel leggere i bilanci il fatturato del 2014 è superiore rispetto a quello del 2012 di soli 24.282 euro ben poco forse per parlare di svolta, ma nel 2014 l’utile è stato di Euro 1.090.138 mentre nel 2012 Euro 1.239.614, e forse allora si tratta di una svolta al contrario, come già detto la nostra è una prima analisi grossolana e quantitativa rivolta a solo questi due parametri, ma di solito quanto ci si vanta nelle gestioni si parla subito di fatturato e di utili.

Aspettiamo dunque di conoscere le sorti dell’assetto societario della Porto Turistico, aspettiamo di leggere il nuovo bilancio di gestione del 2015. Intanto per il secondo anno di seguito il Comune delibera di lasciare i fondi ricavati dagli utili di gestione alla stessa società porto turistico, quest’anno si parlava di circa 600.000 Euro, e non destinarli ad eventuali azioni a favore dei cittadini. Chi si contenta gode.

 

 

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